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Il mistero della casa fantasma di Omodeo

In Sardegna il Lago Omodeo richiama sempre molti curiosi e turisti. La ragione deriva dalla casa fantasma che si trova sotto le acque del lago e che, a volte, riemerge.

L’Italia è ricca di posti magici dove realtà e fantasia si incrociano dando origine a leggende che, con il trascorrere del tempo, vengono ingigantite e spesso manipolate in buona fede.

Anche il nostro Paese, come altri, è un concentrato di luoghi misteriosi dov’è possibile assistere – qualora fortunati – a degli eventi che non hanno una razionale spiegazione. Basti pensare al campanile di Curon che emerge dalle scure acque del Lago di Resia, tanto per fare un esempio.

La stessa cosa accade in Sardegna ed esattamente in provincia di Oristano dove si trova il Lago Omodeo il più esteso bacino artificiale di tutta l’isola, battezzato con il nome dell’ingegnere che lo progettò.

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Occorre tornare indietro di quasi un secolo quando l’ingegner Omodeo decise di creare lungo il corso del fiume Tirso, questo bacino artificiale sul quale edificare una diga.

Il lago che si è formato ha una lunghezza di oltre ventidue chilometri ed ha il compito di regolare le piene del fiume, di produrre energia elettrica e di agevolare l’irrigazione del territorio del Campidano di Oristano soprattutto nei periodi estivi quando la presenza delle piogge si fa così rara da provocare aridità.

Come per altre opere del genere, per la sua realizzazione fu necessario prevedere il sacrificio del paesino di Zuri destinato a sparire e che venne ricostruito più a monte di dov’era precedentemente posizionato.

Per mantenere integro qualcosa del suo passato, fu addirittura smontata e ricostruita, pezzo per pezzo, la chiesa di San Pietro Apostolo. Ovviamente il resto del paese e l’insediamento archeologico prenuragico di Serra Linta comprendente alcune tombe di giganti e nuraghi, furono sommersi dalle acque del bacino che venne inaugurato nel 1924 addirittura alla presenza dell’allora Re Vittorio Emanuele III.

La diga fu affidata alle cure di un capo e di un suo vice che vennero destinati a vivere con le rispettive famiglie, in una elegante e bella villa che si trovava nelle adiacenze dell’invaso e che era circondata da un rigoglioso giardino.

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Il tutto risultava essere base ideale per chi aveva l’onere di controllare il bacino e che doveva essere sempre pronto ad intervenire. Ciò durò fino alla chiusura della diga avvenuta durante gli anni Sessanta del secolo scorso, e la villa fu sommersa dalle acque una volta che queste furono lasciate libere dalla diga e che ampliarono l’estensione del Lago Omodeo.

Oggi, in occasione dei periodi siccità quando si abbassa il livello delle acque presenti nell’artificiale bacino, la villa riemerge dal lago come se fosse l’apparizione di un fantasma risvegliato da un lungo sonno, facendo intuire lo splendore che l’aveva caratterizzata in passato.

I turisti che si trovano a passare da quelle parti in quei momenti possono vedere delle rampe di scale che spariscono nell’acqua inghiottite dal lago che scendono verso l’ignoto. Ci sono state delle persone fortunate che hanno avuto l’opportunità di trovarsi in momenti nei quali il livello delle acque è sceso più del solito e questo ha permesso loro di vedere la villa quasi nella sua interezza, svelandone lo splendore che la contraddistingueva. A chi, invece, non ha goduto di questo privilegio, resta solamente usare l’immaginazione per visualizzarla con la fantasia, magari accompagnando questa, da suoni e voci che impressi nelle mura a memoria dei perduti fasti di un tempo.